Continua il percorso formativo organizzato da Upi, nell’ambito del Progetto Province&Comuni, per aggiornare gli addetti ai lavori della comunicazione alle nuove tendenze di settore. L’ultimo appuntamento che ha visto la partecipazione di oltre 70 persone è stato dedicato alla fotografia nell’era social. Il corso è stato tenuto dal fotografo Piermanuele Sberni.
Il programma:
- Quali sono gli strumenti per fotografare
- Come utilizzarli al meglio
- Cosa è la post produzione fotografica
- Come pubblicare sui social network
- Live Demo
Meglio smartphone o fotocamera?
Per fare foto è meglio usare lo smartphone o la fotocamera? La parola chiave è sempre “dipende”: per fare foto possiamo usare sia smartphone che fotocamera (quelle mirrorless vanno per la maggiore). Entrambi questi strumenti hanno vantaggi e svantaggi. Lo smartphone è molto più leggero, facile da usare e veloce nella produzione e pubblicazione sui social. Una fotocamera professionale permette di avere più controllo e qualità fotografica, possiamo rielaborare le foto dopo averle scattate e abbiamo molta più libertà e creatività produttiva. Come ha spiegato Sberni nel corso, dipende molto dallo scopo del nostro lavoro fotografico. Se il nostro obiettivo è pubblicare il prima possibile, una soluzione leggera come lo smartphone si adatta sicuramente meglio, soprattutto per chi svolge più ruoli e ha poco tempo da dedicare alla post produzione fotografica.
I megapixel non sono tutto
La qualità di una foto è data da moltissimi fattori, prima di tutto la differenza la fa la scelta del soggetto da fotografare e il messaggio che vogliamo trasmettere. Se è vero che i dati tecnici sono utili, certamente non sono quelli a fare la differenza.
“La differenza la fa il fotografo, con la giusta attrezzatura e conoscenza tecnica, con qualcosa da dire”, ha spiegato Sberni.
Saper veicolare un messaggio
Ogni foto deve veicolare un messaggio chiaro ed avere uno stile ben definito. Capire le regole della composizione ci permette di veicolare visivamente questo messaggio nel migliore dei modi. Ecco alcune regole base:
- Fai attenzione all’orizzonte allineato
- Usa la regola dei due terzi
La regola compositiva più diffusa. Si basa sulla divisione del fotogramma tramite una griglia 3×3 i cui punti di intersezione rappresentano l’area di maggior interesse. Lì va posizionato il soggetto. - Attenzione al corpo del soggetto, non tagliare troppo o lasciare troppo spazio.
- Usa la modalità di scatto corretta (manuale per più controllo, automatica per maggiore velocità)
- Controllare sempre i valori che regolano esposizione, tempo di scatto, e ISO
Postproduzione o Intelligenza artificiale?
Quando scattiamo una foto abbiamo due possibilità: scattarla in JPG, un formato già compresso che ci permette pochi ritocchi, oppure in RAW, un formato ricco di informazioni digitali che all’apparenza può sembrare “grigio” e poco accattivante ma che invece, se lavorato in postproduzione con appositi programmi (Lightroom-Photoshop), ci permette di ottenere molto di più dalla nostra foto. Per il ritocco fotografico abbiamo molte opzioni, sia da desktop che da mobile. I programmi segnalati durante il corso sono: Lightroom, Snapseed e Darkroom.
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