Sia dalla ricerca svolta dall’Università di Perugia sullo stato delle Province italiane che nel rapporto sui Focus group, gli incontri condivisi e partecipati tra rappresentanti di uffici provinciali, è emerso come ci sia una disparità graduale tra province del nord, centro e sud Italia. Le differenze riguardano soprattutto l’efficienza degli uffici, le funzionalità, e il numero di personale impiegato. Per fare un esempio se prendiamo la Stazione Unica Appaltante e andiamo ad analizzare il numero di addetti a nord ha una media di 8 addetti, mentre nel centro questo valore scende a 5,3 fino ad una media di 3,4 persone impiegate al sud.
SUA, differenze numero personale tra nord e sud Italia
“Ci siamo concentrati molto nel coinvolgere le Province del Sud”, ha spiegato Ioletta Pannocchia, Direttore Generale Promo PA Fondazione che ha diretto i Focus Group. “Le Province del Sud sono quelle più in difficoltà e c’è la necessità di coinvolgerle. Hanno partecipato agli incontri 15 Province del sud Italia su 20″.
- Per approfondire: report dei focus group (a cura di Ioletta Pannocchia)
Scognamiglio: va bene che ci siano Province con più responsabilità
Come poter recuperare questa differenza tra uffici del nord, centro e sud Italia? Secondo il Presidente di Promo PA Fondazione Gaetano Scognamiglio non è un problema, anzi, è fisiologico avere delle province a fare da presìdi di vicinanza che possano trainare le Province che sono più indietro.
“Si possono riportare le province che sono un po’ più indietro se si lavorerà per dotare queste province di competenze. Le province più avanzate dovrebbero mettere a disposizione i loro modelli”, ha spiegato il Presidente di Promo PA Fondazione. “Non è detto che tutte le province debbano svolgere tutti i ruoli. Va bene pensare che ci siano in ogni Regione due o tre provincie che si possano prendere più responsabilità, significa avere sul territorio dei presidi di vicinanza. E questo per me è molto importante. Bisogna saper delegare nel territorio alcune funzioni laddove è possibile, quindi credo che anche le province più indietro, se si consente loro di formarsi, possano raggiungere gli standard delle province più avanzate”.
Leggi anche
Progetto Province&Comuni. Webinar di confronto
Ricerca dell’Università di Perugia, i modelli virtuosi
Gaetano Scognamiglio: Provincia presidio del territorio