Il monitoraggio del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia, ha individuato le migliori pratiche, oltre al Servizio Innovazione e Stazione Appaltante, anche del Servizio Europa. Seguendo una serie di indicatori frutto dei risultati dei questionari, risulta essere la Provincia di Brescia il modello da seguire. Scopriamo perché nell’articolo:
Il caso delle Provincia di Brescia risulta essere “una delle meno depotenziate, sia in termini di risorse che di personale, dalle recenti riforme”, si legge nella ricerca coordinata dal Prof. Enrico Carloni. “Seguono le esperienze di Livorno (seconda), Lucca (terza), Lecce (quarta), Salerno (quinta) e quindi quelle di Potenza e Catanzaro. Le realtà segnalate come “migliori pratiche”, oltre a ben performare in quasi tutti gli indicatori analizzati, si sono contraddistinte in particolare per due aspetti cruciali. Da un lato, per la forte partecipazione diretta alle varie fasi della progettazione europea, solitamente in qualità di capofila, conseguendo buoni risultati in termini di vittorie progettuali. Ma anche, nelle diverse realtà individuate, sapendo approfittare dell’organizzazione di strutture in house, o ricorrendo ad ulteriore expertise esterna, selezionata sia con specifici bandi che attraverso forme di collaborazione interistituzionale, come quelle, ad esempio, con le Università ed altri enti pubblici”.
La collaborazione con i comuni del territorio
Dalla ricerca emerge anche un buon grado di collaborazione tra gli uffici del Servizio Europa individuati come virtuosi e i comuni del Territorio, allo stesso tempo gli uffici sono riusciti a mantenere una buona autonomia. “Le scelte e le strategie variamente attuate, si legge nella ricerca, hanno inteso preservare un buon grado di autonomia decisionale dell’Ufficio Europa rispetto alla più vasta governance politico/amministrativa dell’ente provinciale”.
L’esperienza della Provincia di Brescia
A fare da modello per le altre provincie, è stato individuata la Provincia di Brescia (leggi Focus group), sia per qualifica che per modello di gestione e servizi offerti. “Dall’analisi dei questionari e delle interviste in profondità emerge come esperienza particolarmente qualificata. L’Ufficio Europa, con un buon numero di personale dedicato, fornisce ai Comuni del territorio i servizi più importanti relativi all’ambito europeo: attività di informazione sui fondi diretti e indiretti europei (accesso alle banche dati, newsletter informative, sportello informatico, organizzazione di eventi); attività di supporto alla progettazione comunale (analisi dei fabbisogni; project design; project management; rendicontazione; audit; individuazione dei partner internazionali, networking, relazioni con l’Unione europea); attività di gestione diretta di fondi europei e nazionali legati al livello europeo come capofila”.
Livorno, Salerno e Lecce: altre province virtuose
La ricerca dell’Università di Perugia cita anche la Provincia di Livorno come buon esempio da seguire. “Di rilievo anche il modello adottato dalla Provincia di Livorno, che associa tutti i comuni del territorio all’interno del Servizio Associato Politiche Europee (SAPE) con il supporto della Società in house Provincia di Livorno Sviluppo. Questa gestione associata garantisce: attività di informazione sui fondi diretti e indiretti europei (newsletter informative e organizzazione di eventi); attività di supporto alla progettazione comunale (analisi dei fabbisogni; project design; audit; individuazione dei partner internazionali, networking, relazioni con l’Unione europea); attività di gestione diretta di fondi europei e nazionali legati al livello europeo come capofila”.
Infine, la ricerca individua anche le Province i Lecce e Salerno, in entrambi i casi sono stati individuati uffici dedicati alle attività europee in grado di fornire tutti i servizi individuati come rilevanti, anche se in questo caso solo su richiesta dei Comuni interessati. I servizi riguardano attività di informazione sui fondi diretti e indiretti europei; attività di
supporto alla progettazione comunale; attività di gestione diretta di fondi europei e
nazionali legati al livello europeo come capofila.
La ricerca dell’università di Perugia è consultabile al link qui sotto
Scarica la ricerca dell’Università di Perugia (pdf)
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