Il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia, ha realizzato per il progetto Province&Comuni un accurato monitoraggio della situazione delle amministrazioni provinciali per individuare le migliori pratiche nell’ambito dei tre servizi individuati dal progetto: Stazione Unica Appaltante, Servizio Europa e Servizi per l’Innovazione.
La ricerca è stata coordinata dal Prof. Enrico Carloni del Dipartimento di Scienze Politiche: “Abbiamo svolto una mappatura complessiva della situazione”, ha spiegato Carloni. “Si avverte un bisogno di competenze tecniche e progettuali per consolidare la Provincia come Stazione Unica Appaltante in grado di accompagnare gli enti territoriali, specialmente quelli minori, nella fase di progettazione”.
Nell’articolo approfondiamo i risultati della ricerca nell’ambito della Stazione Unica Appaltante.
Le “migliori pratiche” della Stazione Unica Appaltante
La ricerca ha individuato la Provincia di Treviso come esempio virtuoso nel servizio della Stazione Unica Appaltante.
“La Provincia di Treviso dedica al servizio di stazione appaltante un numero elevato di funzionari (15) e serve gran parte dei Comuni del territorio (89 Comuni su 94)”, si legge nel report. “La Provincia, inoltre, ha visto crescere negli ultimi anni il numero di enti serviti, e tra questi ci sono anche altri enti, diversi dai Comuni, che hanno deciso di utilizzare i servizi della Provincia. La stazione appaltante fornisce supporto in moltissime fasi della contrattazione pubblica attraverso servizi di assistenza nelle fasi di aggiudicazione, di programmazione, di progettazione (degli acquisti o dei lavori), di definizione del bando e, infine, di stipula del contratto. Il numero delle gare e l’importo delle stesse, infine, è rimasto costante nel tempo. Le gare sono state 70 nel 2018, 62 nel 2019, 55 nel 2020 per un importo pari a circa 58 milioni di euro nel 2018, 68 euro nel 2019 e 50 nel 2020. Le gare hanno riguardato appalti di lavori e servizi di progettazione (con una media di 31 gare all’anno) e l’acquisizione di beni e servizi (con una media di 36 gare all’anno)”.
Il lavoro di ricerca cita come “buoni esempi” anche quelli della Provincia di Monza e Brianza, di Como e di Piacenza che presentano modelli molto simili, con 9 funzionari dedicati e la capacità di fornire servizi in fase di aggiudicazione, progettazione e definizione del bando e anche di contenzioso. Mentre la Provincia di Frosinone nonostante abbia dedicato un numero minore di funzionari alla stazione appaltante (ma è anche una Provincia più piccola in termini di funzionari disponibili), offre invece molti servizi di assistenza durante l’attività negoziale, in particolare in fase di aggiudicazione, di progettazione (degli acquisti o dei lavori), di definizione del bando e anche di contenzioso.
La ricerca dell’università di Perugia è consultabile al link qui sotto
Scarica la ricerca dell’Università di Perugia (pdf)
Leggi anche
La ricerca dell’Università di Perugia. Intervista a Enrico Carloni
Focus Group Stazione Unica Appaltante. Il caso della Provincia di Treviso